Le allergie alimentari sono malattie a base immunitaria diventate una grave preoccupazione per la salute di molte persone. La reale prevalenza di queste patologie oscilla intorno al 3-4% della popolazione generale
Le reazioni avverse agli alimenti, oltre a quelle considerate tossiche, sono causate da una particolare intolleranza individuale verso alimenti comunemente tollerati. L'intolleranza derivante da un meccanismo immunologico è definita allergia alimentare mentre la forma non immunologica è chiamata intolleranza alimentare.
L'allergia alimentare mediata dalle immunoglobuline di classe E, le IgE, è il tipo più comune e pericoloso di reazione alimentare avversa. La condizione può essere gestita solo evitando gli allergeni o trattando i sintomi di allergia alimentare.
Le allergie alimentari consistono in una risposta del sistema immunitario a un alimento spiacevole. Il corpo rileva che una proteina, in un determinato alimento, può essere dannose e innesca una risposta del sistema immunitario, producendo istamina per proteggersi. Il corpo "ricorda" questo evento e quando l'alimento viene nuovamente introdotto nell'organismo, la risposta dell'istamina viene innescata più facilmente.
La diagnosi di allergie alimentari può essere problematica perchè le reazioni alimentari non allergiche, come le intolleranze alimentari, sono spesso confuse con i sintomi delle allergie alimentari. L'intolleranza derivante da un meccanismo immunologico viene definita allergia alimentare e la forma non immunologica viene definita intolleranza alimentare. Le allergie e le intolleranze alimentari sono spesso collegate, ma c'è una chiara differenza tra le due condizioni.
- Un'allergia alimentare deriva da una reazione dell'anticorpo IgE specifico per l'allergene che si trova nel flusso sanguigno. Sono anche possibili allergie alimentari non IgE-mediate (questo accade quando qualcuno è esposto a un cibo che provoca segni e sintomi di un'allergia, come la dermatite allergica da contatto).
- Un'intolleranza alimentare è una reazione avversa a cibi o componenti alimentari, ma non a causa di meccanismi immunologici.
Ad esempio, una persona può avere una risposta immunologica al latte vaccino a causa delle proteine del latte, o quell'individuo può essere intollerante al latte a causa dell'incapacità di digerire il lattosio. L'incapacità di digerire il lattosio porta a un'eccessiva produzione di liquidi nel tratto gastrointestinale, causando dolore addominale e diarrea. Questa condizione è definita intolleranza al lattosio perchè il lattosio non è un allergene, poichè la risposta non è immunitaria. Le intolleranze alimentari non sono specifiche e i sintomi spesso assomigliano a comuni disturbi inspiegabili dal punto di vista medico, come problemi digestivi.(1)
Le allergie alimentari mediate da IgE sono le reazioni alimentari più pericolose, causano una reazione anomala del sistema immunitario se esposti a uno o più alimenti specifici.
Le reazioni immediate alle allergie alimentari mediate dalle IgE sono causate da un anticorpo specifico per allergene che circola nel flusso sanguigno. Quando le IgE funzionano correttamente, identificano i fattori scatenanti che potrebbero essere dannosi per il corpo, come i parassiti, e dicono all'organismo di rilasciare istamina. L'istamina provoca sintomi allergici come orticaria, tosse e respiro sibilante. A volte le IgE reagiscono alle normali proteine che si trovano negli alimenti e quando la proteina viene assorbita durante la digestione ed entra nel flusso sanguigno, l'intero corpo reagisce come se la proteina fosse una minaccia. Questo è il motivo per cui i sintomi di allergia alimentare sono evidenti a livello cutaneo, respiratorio, digestivo e circolatorio.
Secondo una revisione del 2014 pubblicata su Clinical Reviews in Allergy and Immunology, la prevalenza delle allergie alimentari nell'infanzia è in aumento e può interessare fino al 15-20% del bambini. (2). I ricercatori suggeriscono che questo aumento della prevalenza delle allergie alimentari potrebbe essere dovuto ad un cambiamento nella composizione, nella ricchezza e nell'equilibrio del microbiota che colonizzano l'intestino umano durante la prima infanzia. Il microbiota umano svolge un ruolo vitale nello sviluppo e nella funzione immunitaria della prima infanzia. Poichè le allergie alimentari mediate dalle IgE sono associate alla disregolazione immunitaria e alla ridotta integrità intestinale. Vi è un notevole interesse nel potenziale legame tra il microbiota intestinale e le allergie alimentari.(3)
Sebbene qualsiasi cibo possa provocare una reazione, relativamente pochi alimenti sono responsabili di una vasta maggioranza di reazioni allergiche indotte da alimenti. Oltre il 90% delle allergie alimentari è causato dai seguenti alimenti.
Numerose proteine del latte sono state implicate nelle risposte allergiche. Le reazioni IgE-mediate al latte vaccino sono comuni nell'infanzia e le reazioni non IgE-mediate sono comuni negli adulti.
Dopo il latte di mucca, l'allergia all'uovo di gallina è la seconda allergia alimentare più comune nei neonati e nei bambini piccoli. L'allergia alle uova si presenta di solito nella seconda metà del primo anno di vita, con un'età media di presentazione di 10 mesi. La maggior parte delle reazioni si verificano alla prima esposizione di un bambino all'uovo, con l'eczema come sintomi più comuni. Sono state identificate cinque principali proteine allergeniche dall'uovo del pollo domestico, la più dominante delle quali è l'ovalbumina. (4)
La prevalenza della sensibilizzazione dopo l'uso di latte formulato a base di soia è dell'8,8% circa. La formula di soia è comunemente usata per i bambini allergici al latte di mucca e la ricerca suggerisce che l'allergia alla soia si manifesta solo in una piccola minoranza di bambini con allergia al latte di mucca associata a IgE.
I disturbi legati al glutine, tra cui allergia al grano, celiachia e sensibilità al glutine non celiaca, hanno una prevalenza globale stimata vicino al 5%. Questi disturbi condividono sintomi simili, rendenso difficile fare una diagnosi chiara. Un'allergia al grano rappresenta un tipo di reazione immunologica avversa alle proteine contenute nel grano e nei relativi cereali. L'allergia al grano colpisce la pelle, il tratto gastrointestinale e il tratto respiratorio.
L'allergia agli arachidi tende a presentarsi all'inizio della vita e gli individui affetti generalmente non la superano. Nelle persone altamente sensibilizzate bastano poche quantità di arachidi per indurre una reazione allergica. La ricerca suggerisce che un'esposizione precoce agli arachidi può ridurre il rischio di sviluppare un'allergia.
Queste allergie iniziano più spesso durante l'infanzia, ma possono verificarsi a qualsiasi età. Le noci che sono più comunemente responsabili di reazioni allergiche includono nocciole, noci, anacardi e mandorle; quelli che non sono meno frequentemente associati alle allergie includono invece noci pecan, noci del Brasile, pinoli, noci di macadamia, pistacchio e cocco.
Secondo uno studio pubblicato su Clinical Reviews in Allergy and Immunology, le reazioni avverse ai pesci non sono solo mediate dal sistema immunitario che causa allergie, ma sono spesso causate da varie tossine e parassiti, tra cui Anisakis.
Le reazioni allergiche ai molluschi e crostacei, che comprendono granchi, aragoste, gamberi, krill e molluschi come calamari, polpi e seppie, possono causare sintomi clinici che vanno da lieve orticaria e sindrome allergica orale a reazioni anafilattiche. L'allergia ai crostacei è nota per essere comune e persistente negli adulti e può causare anafilassi sia nei bambini che negli adulti. La maggior parte dei bambini allergici ai crostacei ha sensibilità anche agli acari della polvere. Questo fenomeno è dovuto alla cross-reattività che può verificarsi quando un allergene alimentare condivide la somiglianza strutturale con un diversi allergene alimentare, che può quindi innescare una reazione avversa simile a quella innescata dall'allergene alimentare originale.
I sintomi di allergia alimentare possono variare da lievi a gravi e, in rari casi, possono portare portare ad anafilassi, una reazione allergica grave e potenzialmente leale. L'anafilassi può compromettere la respirazione, causare un brusco calo della pressione sanguigna e alterare la frequenza cardiaca. Può accendersi entro pochi minuti dall'esposizione al ciclo trigger. I sintomi di allergia alimentare possono coinvolgere la pelle, il tratto gastrointestinale, il sistema cardiovascolare e il tratto respiratorio. Alcuni sintomi comuni includono:
vomito
crampi allo stomaco
tosse
dispnea
fiato corto
difficoltà a deglutire
gonfiore della lingua
incapacità di parlare o respirare
polso debole
vertigini
pelle pallida o di colore blu
La maggior parte dei sintomi di allergia alimentare si verificano antro due ore dal consumo dell'allergene e spesso iniziano in pochi minuti. (5)
Al momento non sono disponibili terapie per prevenire o curare le allergie alimentari. La gestione delle allergie alimentari consiste nell'evitare l'ingestione dell'allergene responsabile e nel sapere cosa fare in caso di ingestione involontaria. Esistono alcuni rimesi naturali che possono aiutare ad alleviare i sintomi delle allergie alimentari, inclusi probiotici, enzimi digestivi, vitamina B5 e la dieta GAPS.
1- DIETA GAPS.
La dieta GAPS (the Gut and Psicology Syndrome diet) è un piano alimentare progettato per riparare la parete intestinale, rafforzare il sistema immunitario, fermare il sovraccarico tossico e impedire alle tossine di entrare nel flusso sanguigno. E' comunemente usato per il trattamento di malattie autoimmuni. La dieta si concentra sulla rimozione di alimenti difficili da digerire e dannosi per la flora intestinale e sulla loro sostituzione con alimenti ricchi di nutrienti per dare al rivestimento intestinale la possibilità di guarire. (6)
2- ENZIMI DIGESTIVI.
La digestione incompleta delle proteine alimentari può essere collegata ad allergie alimentari e può causare sintomi gastrointestinali. L'assunzione di enzimi digestivi durante i pasti può aiutare il sistema digestivo a scomporre completamente le particelle di cibo e funge da rimedio per le allergie alimentari.
3- PROBIOTICI.
Gli integratori probiotici aumentano la funzione immunitaria e riducono il rischio di sviluppare allergie alimentari.
4- MSM, METILSULFONILMETANO.
La ricerca suggerisce che gli integratori MSM possono essere efficaci nel ridurre i sintomi di allergia. MSM è un composto organico contenente zolfo che viene utilizzato per migliorare la funzione immunitaria, ridurre l'infiammazione e aiutare a ripristinare un tessuto corporeo sano.
5- VITAMINA B5.
La vitamina B5, o acido pantotenico, supporta la funzione surrenale e può aiutare a controllare i sintomi delle allergie alimentari. E' importante per mantenere un tratto digestivo sano e rafforzare la funzione immunitaria. (7)
6- L-GLUTAMMINA.
La L-glutammina è l'amminoacido più abbondante nel flusso sanguigno e può aiutare a riparare la permeabilità intestinale e migliorare la salute immunitaria. Composti come la glutammina hanno il potenziale meccanicistico di inibire l'infiammazione e lo stress ossidativo. (8)
In ogni caso, per diagnosticare un'allergia alimentare, è importante consultare un allergologo che utilizzerà una serie di test e farà adeguata anamnesi. Ricordo che l'intolleranza alimentare o i test delle IgG sono controversi e i ricercatori suggeriscono che non producono una diagnosi accurata.
Riferimenti: