I grassi alimentari: conoscerli per non temerli

Biologia della Nutrizione

L'idea comune è che i grassi siano sostanze nocive per il nostro corpo, poiché “fanno ingrassare” inducendoci ad evitarli o a ridurli nella nostra dieta

Grassi: cosa sono

I grassi, o lipidi in gergo tecnico, sono da sempre considerati elementi negativi nella dieta poiché  forniscono molte calorie e quindi fanno aumentare di peso, ma non è sempre così. I grassi non sonotutti uguali, è importante conoscerli per sapere quali evitare e quali, invece, non far mai mancare in tavola per rimanere in buona salute. Un esempio eclatante riguarda l'olio d'oliva, un alimento così importante per la salute umana da essere ritenuto essenziale nella prevenzione del rischio cardiovascolare. Eppure, ancora oggi, moltissime persone usano come vanto l'uso esiguo di questo prezioso alleato preferendo, ad esempio, olio di girasole, la cui composizione e benefici per la salute sono completamente diversi. 

La ricerca scientifica, negli ultimi 30 anni, ha dato molto spazio all'analisi dei lipidi, studiandole la composizione chimica, il ruolo biologico e il coinvolgimento nella salute umana. 

Grassi: da demonizzare?

I grassi saturi, tanto demonizzati, sono costituenti fondamentali delle membrane delle nostre cellule, tanto è vero che la cellula umana è in grado di produrli in autonomia ed è proprio per questo che, consumarli in modo eccessivo non è necessario.

Mangiare frequentemente carni, salumi e formaggi determina un elevato apporto di grassi saturi che, nel tempo, favorisce un progressivo affaticamento del metabolismo con conseguente difficoltà alla perdita di peso e maggiore fatica a svolgere le routinarie attività giornaliere, come - ad esempio - salire una rampa di scale. 

Bisogna quindi prestare attenzione alle scelte dietetiche, soprattutto quando si tratta di grassi, rivolgendo la propria attenzione a professionisti che li conoscano e che sappiano come meglio bilanciarli nella pratica alimentare di ognuno. 

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