Chirurgia bariatrica: quali interventi si possono eseguire?

Chirurgia Bariatrica

La chirurgia bariatrica è quella branca della chirurgia che si occupa del trattamento chirurgico dei pazienti affetti da obesità. Vediamo quali sono le principali differenze tra la Sleeve Gastrectomy e il Bypass Gastrico?

 Obesità: un problema mondiale

La diffusione dell'obesità è ormai un problema mondiale. In Italia, l'aumento di questo fenomeno registra dati sempre più preoccupanti. Secondo quanto riportato nel rapporto Osservasalute 2016, nel 2015 in Italia, più di un terzo della popolazione adulta (35,3%) è in sovrappeso, mentre una persona su dieci è obesa (9,8%).

Obesità: chirurgia bariatrica

Un valido aiuto per contrastare l'obesità morbosa, riconosciuta come patologia, è la chirurgia bariatrica. Questo tipo di chirurgia consiste nell'intervenire chirurgicamente sugli organi interni del paziente (quali stomaco o intestino) per ridurre l'apporto di cibo o l'assorbimento calorico. Questo per interrompere l'aumento ponderale e successivamente garantire la perdita di peso.

Obesità: tipologie di intervento bariatrico

L'intervento è consigliato per persone con indice di massa corporea superiore a 40, oppure per persone con BMI tra 35 e 40 che presentino patologie specifiche. Ma vediamo insieme quali sono i principali tipi d'intervento:

- Sleeve Gastrectomy (SG, resezione gastrica verticale). Con la Sleeve Gastrectomy si attua una resezione gastrica verticale (cioè si asporta buona parte dello stomaco) con tubulizzazione delle stomaco residuo. La profonda modifica nella secrezione di ormoni prodotti dal tubo digerente produce una forte riduzione dell’appetito e una vera sazietà precoce. L’introito di cibo è quindi ridotto (non come nel bendaggio per la volontà del malato rafforzata dalla sazietà fastidiosa imposta dal bendaggio stesso) spontaneamente, per ridotto appetito e sazietà precoce.

La Sleeve Gastrectomy è un intervento abbastanza rapido, non ha quasi mai complicazioni nutrizionali e, soprattutto, si segnala per una buona qualità di vita postoperatoria: per questi motivi è l’intervento più in crescita, e viene raccomandato particolarmente a persone di età avanzatamalati ad alto rischio se sottoposti a interventi prolungati, o anche a soggetti con BMI 40-50. La SG viene proposta anche in persone con BMI = 60 come primo passo di una terapia sequenziale (si esegue cioè prima una SG per ottenere un calo ponderale e quindi una riduzione del rischio; successivamente in caso di recupero del peso, non obbligatorio, si può eseguire un secondo intervento di tipo malassorbitivo.

Bypass gastrico (RNYGBP). Il bypass gastrico offre buoni risultati a lungo termine, ed è una terapia potente contro il diabete tipo 2 e contro la malattia da reflusso gastroesofageo. Con l’intervento di bypass gastrico il chirurgo crea una piccola tasca nella parte superiore dello stomaco. Il piccolo intestino viene poi tagliato a breve distanza sotto lo stomaco principale e collegato alla nuova sacca. L’obiettivo è quello di convogliare direttamente in questa parte di intestino i flussi alimentari, bypassando la gran parte dello stomaco e il primo tratto intestinale.

Funziona, come la Sleeve Gastrectomy, riducendo l’appetito e dando sazietà precoce; i suoi risultati a 15 anni sono noti e sono buoni, sia in termini di perdita di peso sia nella terapia del diabete tipo 2. Si tratta però di una procedura più complessa del bendaggio e della Sleeve Gastrectomy: procura carenze di calcio e ferro e, come le precedenti, soprattutto in persone con BMI > 50, ha una certa percentuale di fallimenti.

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