La Dieta Dukan: follia collettiva

Dietologia

Sempre più spesso molte persone in sovrappeso od obese vengono bersagliate dal miraggio di diete miracolose che promettono perdita di peso, assenza della fame e non ripresa del peso perduto, ne è un esempio l'ormai nota Dieta Dukan

Dieta Dukan: di cosa si tratta

Fra le diete che promettono miracoli la più in voga al momento è la dieta del nutrizionista francese Pierre Dukan che, pubblicizzata da alcune star dello spettacolo, si sta diffondendo a macchia d'olio in molti paesi del continente. In realtà si tratta del solito regime iperproteico e chetogenico che funziona solo per brevi periodi, più o meno come la dieta del sondino o della dieta tisanoreica.

Nulla di nuovo, in quanto questi tipi di regimi dimagranti sono già stati sperimentati negli USA negli anni 1975-1980 dove l'obesità era per quel Paese già un problema sociale. E così, alcuni studiosi come Apfelbaun, Garrow ed infine Blackburn provarono ad integrare la dieta con proteine che potessero dare un bilancio calorico negativo (dimagrimento) senza alterare la massa magra. Queste tecniche, che furono addirittura sperimentate al famoso MIT (Massachussets Istitute Tecnology), ebbero un iniziale successo per essere poi ben presto abbandonate per i gravi effetti collaterali sulla funzione renale ed epatica, nonchè per i negativi risultati a lungo termine. 

Dieta Dukan: come funziona

Il meccanismo di questi regimi iperproteici è semplice: somministrando grandi quantità di carne ed amminoacidi ed eliminando quasi completamente grassi e zuccheri, nei primi due giorni l'organismo è costretto a prelevare gli zuccheri dal glicogeno muscolare ed epatico. Dopo di che si mette in moto il processo della gluconeogenesi che manda in chetosi il nostro organismo ed i corpi chetonici saranno così l'unico nutrimento per il cervello ed i muscoli. Contemporaneamente, gli stessi corpi chetonici inibiranno la fame mettendo in atto il meccanismo della lipolisi (perdita di grasso) sia per una ridotta azione dell'insulina (che fa accumulare il grasso), sia per un incremento dell'ormone della crescita (ormone GH) che, invece, contribuisce alla perdita di grasso.

Il metodo Dukan è più o meno questo, specie nelle prime due fasi (di attacco e di crociera) dove non c'è un limite all'uso di consumare carne (ed aminoacidi) tanto che si può arrivare ad assumere anche 4-5 grammi pro chilo di proteine (l'OMS raccomanda un uso di 0,9 grammi pro chilo di peso corporeo). Inoltre, essendo la fase di crociera direttamente proporzionale al grasso da perdere, questo regine squilibrato iperproteico può durare anche molto a lungo (ad esempio, per chi deve perdere trenta chili si può protrarre per trenta settimane) sottoponendo l'organismo ad uno stress metabolico che difficilmente può sopportare.

L'autore sostiene che il 25% dei pazienti riesce a mantenere il peso a distanza di 5 anni, tutto ciò in netta contraddizione con quanto sostengono i dati della Società Francese di Dietologia (il 34% recuperano il peso dopo 1 anno, il 64% dopo 2 anni e l'84% dopo 3 anni). Inoltre sempre la Società Francese di Dietologia classifica la dieta Dukan fra le 5 peggiori diete degli ultimi anni. A tal proposito, è bene sottolineare la bocciatura di questo regime alimentare anche da parte dell'EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) a causa dell'aumento di morti per cancro. 

Dieta Dukan: chi la può seguire?

- no i ragazzi e giovani adolescenti perchè è un regime solo ricco di proteine mentre per la formazione degli ormoni della crescita occorrono programmi molto equilibrati e con tutti i nutrienti;

- non lo possono fare le donne gravide e chi allatta;

- i pazienti con insufficienza renale lo devono escludere per l'alto carico proteico;

- no i gottosi perchè l'acido urico deriva dal metabolismo delle purine, contenute nei cibi ricchi di carne;

- no gli epatopazienti (steatosi epatica, epatite cronica, cirrosi, ecc..) perchè questi necessitano di particolari aminoacidi detti ramificati (leucina, isoleucina, valina), che sono contenuti negli alimenti vegetali, come patate, fagioli, ceci ecc. Stop invece agli aminoacidi aromatici che, contenuti nei cibi carnei, fanno aumentare una sostanza, l'ammoniaca, che è tossica per il cervello;

- grande attenzione per i pazienti diabetici, sia di tipo 1 (che fanno insulina) che di tipo 2 (che non fanno insulina). Il motivo? I corpi chetonici che si formano antagonizzano gli effetti dell'insulina e, di conseguenza, si possono avere grandi oscillazioni della glicemia, andando da gravi ipoglicemie fino al coma diabetico. Inoltre la dieta di questi pazienti deve essere equilibrata (55% carboidrati, 15% proteine e 30% grassi) e fare la Dieta Dukan in queste situazioni è pura follia;

- stop a questo regime a tutti, per lo più giovani ragazze, che sono affette da crisi bulimiche o compulsive e che, per loro, i carboidrati così ricchi di serotonina sono una vera medicina;

- stop per i vegetariani puri che, nella fase di attacco e di crociera, non si sa come possono cavarsela;

- no a questo regime per i cardiopatici in quanto i famosi corpi chetonici sono aritmogeni ed in grado, perciò, di scatenare pericolose aritmia (fibrillazione atriale, flutter atriale, ecc);

- no ai pazienti anziani che non possono sopportare carichi elevati di proteine, dannose per reni e fegato;

- no per gli sportivi perchè troppo povere di calorie e per i possibili crampi causati dalla chetogenesi.

Ma allora chi può davvero seguire la Dieta Dukan ed altre simili?

Ebbene, solo persone giovani e con un profilo clinico, strumentale ed ematologico perfetto. Infatti, per questi pazienti i risultati, almeno a breve termine, sono assicurati, salvo tutti i dubbi e le premesse fatte in precedenza. Quindi può andare bene per la prova costume, per certi vip, e perchè no, per dare uno start iniziale a chi ha sempre avuto difficoltà a perdere peso. Infine, può essere di aiuto nelle grandi e gravi obesità ma, in questi casi, i pazienti dovrebbero essere strettamente seguiti o, meglio ancora, ricoverati. 

Quindi per quanto esposto finora è meglio che medico e paziente si scordino tali schemi alimentari a meno che non vogliano incorrere in situazioni assai pericolose

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