Le abilità visive o la visione è un complesso processo neurologico che ci permette di identificare, interpretare e capire ciò che si vede ed è strettamente legata con altre abilità tra cui quella linguistica, uditiva e di coordinazione motoria
Col termine vista s’intende la acuità visiva, cioè l’abilità di distinguere i dettagli a distanza.
La visione, invece, è la capacità di capire e interpretare quello che vediamo.
Il processo della visione è molto più complesso e va ben oltre il vedere i 10 decimi.
Perciò è di fondamentale importanza che il sistema visivo sia il più efficace possibile, in quanto non solo rappresenta una base per l’apprendimento, ma influenza anche la qualità di vita di una persona.
La Valutazione Funzionale delle Abilità Visive, è una analisi sulla qualità della funzionalità del sistema visivo, a fronte di una buona condizione anatomica dello stesso.
Il sistema visivo esprime tutta la sua magnificenza attraverso le abilità visive di base, di seguito elencate:
• La capacità di eseguire movimenti di inseguimento – pursuit
• La capacità di spostare lo sguardo da un punto ad un altro – movimenti saccadici
• La capacità di mettere a fuoco da vicino – accomodazione
• La capacità di cooperare in maniera simultanea e di percepire la tridimensionalità (il cosiddetto 3D) – binocularità
Tutte queste abilità hanno come effetto finale quello di creare la VISIONE, meccanismo complesso e dinamico, in continua crescita e miglioramento.
Dopo aver svolto una visita oculistica è possibile valutare come il sistema visivo esprima il suo potenziale.
È possibile rispondere a delle domande specifiche come:
• “Utilizzo al massimo il mio sistema visivo?”
• “I miei occhi esprimono al massimo la loro potenzialità?”
La procedura di base si svolge in due fasi:
1. Prima fase: valutazione della qualità delle abilità visive dove si valutano 3 aree specifiche:
• L’area dell’oculomotricità – si valuta la qualità del movimento degli occhi: movimenti di inseguimento e movimenti saccadici (movimenti a salto che si eseguono nella quasi totalità della nostra giornata e durante la lettura); si studia la motilità oculare per escludere la presenza di anomalie dell’apparato neuromuscolare degli occhi e le modifiche che da esse derivano come la visione doppia, la confusione, lo strabismo e le paralisi oculari.
• L’area dell’accomodazione – si valuta la capacità di messa a fuoco da vicino, nelle sue componenti di velocità e accuratezza.
• L’area della binocularità – si valuta capacità di cooperazione simultanea dei due occhi e la capacità di percepire la tridimensionalità delle immagini.
2. Seconda fase: si valuta la performance del sistema visivo, attraverso dei test specifici carta e matita e/o computerizzati, analizzando la qualità dell’integrazione del sistema visivo con gli altri sistemi sensoriali.
• Dalla Valutazione Funzionale è possibile poi ricavare un profilo di funzionamento del sistema visivo con il quale, qualora ce ne sia la necessità, è possibile implementare un percorso personalizzato di Training di Potenziamento delle Abilità Visive.
Le abilità visive su cui ogni individuo fa affidamento ogni giorno sono:
• Acuità visiva centrale: Abilità nel riuscire a vedere chiaramente e in modo accurato ciò che è davanti ai nostri occhi. Generalmente viene misurata con il termine 10/10.
• Visione periferica: Abilità nel riuscire a percepire ciò che è laterale mentre guardiamo diritto davanti a noi. Questo aspetto della visione ci permette di percepire gli oggetti circostanti senza dover girare la testa. La visione periferica è molto utile durante attività come guidare un auto o praticare sport.
• Percezione della profondità: Abilità che ci consente di capire se gli oggetti sono più vicini o lontano l’uno dall’altro. La mancanza di questa competenza può influire negativamente sulle prestazioni sportive e limitare lo svolgimento di alcune occupazioni come piloti, vigili del fuoco, agenti di polizia, chirurghi e bagnini.
• Coordinazione binoculare: L’abilità di entrambi gli occhi nel lavorare insieme per ottenere una visione chiara, singola e confortevole.
• Inseguimenti: Movimenti fluidi e continui di entrambi gli occhi che inseguono un bersaglio in movimento. Sono movimenti lenti come il seguire con gli occhi un oggetto che si muove davanti al nostro campo visivo. Mentre l’obiettivo dei saccadici è di riallineare gli occhi quando la fovea perde di vista l’oggetto, gli inseguimenti servono per aumentare al massimo la quantità dei dettagli che si possono ottenere da un oggetto in movimento.
• Saccadi: Capacità degli occhi di muoversi rapidamente o “saltare” tra diversi punti di fissazione. Questi movimenti sono di fondamentale importanza per portare sulla fovea (punto della retina con massima acutezza visiva) un oggetto comparso improvvisamente nel nostro campo visivo o percepito dalla nostra attenzione; la precisione di questi movimenti balistici è basilare per leggere in maniera fluida e non meno importante per il buon equilibrio posturale. Se una persona sta guardando un oggetto e un altro oggetto entra nella periferia del suo campo visivo, l’istinto è di fare un movimento saccadico verso il nuovo oggetto.
• Convergenza: Competenza nel far congiungere entrambi gli assi visivi degli occhi su un punto di fissazione nello spazio. Un deficit per eccesso o insufficienza di questa abilità, oltre a creare disturbi nel mantenimento della visione singola e nitida crea anche disequilibri alle catene muscolari posturali.
• Controllo dello sguardo: Grazie ai movimenti accoppiati e coordinati degli occhi e del capo, riusciamo a stabilizzare il nostro corpo, in particolare i nostri occhi, nello spazio.
• Flessibilità accomodativa: Attraverso il cristallino, l’occhio cambia continuamente la sua messa a fuoco tra oggetti con distanze diverse.
• Percezione del colore: Il gene del daltonismo si trova sul cromosoma X; le donne (XX) sono daltoniche solo se entrambi i loro cromosomi X sono affetti dal gene alterato, mentre gli uomini (XY) manifestano più frequentemente questa disfunzione cromatica in quanto basta che abbiano il solo cromosoma X alterato.
• Memoria visiva: Abilità di ricordare le immagini appena viste. L’allenamento della memoria visiva è una strategia di studio molto potente dove il primo passo da seguire è quello di trasformare il flusso di parole in un flusso di immagini.
Il training di riabilitazione visiva favorisce un sistema visivo più efficiente allo scopo di:
• Prevenire l’insorgenza di problemi visivi.
• Migliorare le abilità visive molto sollecitate durante studio o lavoro.
• Potenziare la funzionalità visiva.
• Migliorare gli aspetti visivi funzionali correlati ai disturbi di apprendimento.
• Migliorare gli aspetti visivi funzionali correlati ai deficit posturali.
• Mantenere la migliore condizione visiva raggiunta.
• Compensare e/o rimediare tutte quelle insufficienze visive che si sono già sviluppate.
• Le abilità visive che utilizziamo ogni giorno sono molte.
Con l’analisi delle abilità visive è possibile individuare tali difficoltà e correggerle attraverso uno specifico training visivo raggiungendo evidenti miglioramenti in tutte le abilità collegate alla visione adottando un approccio globale ai problemi sia visivi che neuropsicologici.
Disprassia è la “difficoltà nella programmazione e nell’organizzazione dell’azione finalizzata”. E’ un deficit dei movimenti volontari in assenza di deficit sensoriali vistosi.
Lo Sport è un’attività visuo-motoria Ogni azione sportiva è caratterizzata da una percezione seguita da una azione mediata da molti processi integrativi che contribuiscono a rendere il gesto finale adeguato alle situazioni spaziali e temporali
La vista partecipa allo sviluppo fisico, psichico ed emotivo del bambino sin dalla nascita. E' importante conoscere e sapere come la vista si sviluppa durante la vita del bambino, soprattutto durante il periodo 0-8 anni.
Le lenti a contatto sono utilizzate per motivi terapeutici o estetici e vengono applicate sulla superficie oculare aderenti alla pellicola lacrimale. Possono sostituire l'occhiale e si può ottenere la migliore efficienza visiva in sicurezza
La funzione visiva rappresenta un aspetto importante per chi pratica una disciplina sportiva. Errori durante lo sport possono essere collegati a difetti della funzionalità visiva. Vedere nello sport significa legare abilità visive a risposte motorie
Lo stress visivo ha degli effetti sull'accomodazione e sulla convergenza, che sono i più importanti meccanismi che permettono la visione
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L’ambliopia, comunemente definita occhio pigro, è una condizione di ridotta acuità visiva, in genere monolaterale, causata da un ostacolo al normale input sensoriale insorto prima dei 5-6 anni di vita. È reversibile se diagnosticata e trattata
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