Tra le problematiche ricorrenti nel mondo dei neonati si colloca quella legata al rigurgito post-pappa. Vediamo di cosa si tratta e come provvedere in merito anche attraverso i trattamenti osteopatici
Dopo aver mangiato il bambino rimette alcune piccole o grandi quantità di latte dando origine al rigurgito del lattante. Secondo la medicina classica le motivazioni sono da ricercarsi tra le seguenti ipotesi:
- numero di pause sufficienti durante il pasto;
- tecnica errata di allattamento;
- tosse;
- raffreddore;
- eccessiva ingestione di aria per l'uso di tettarelle con foro troppo piccolo;
- manovre del bambino per il lavaggio o il cambio del pannolino;
- errata posizione in braccio con pressione sull'addome.
Secondo l'approccio della medicina osteopatica queste motivazioni sono poco convincenti e, addirittura fuorvianti. Spiego perchè: il rigurgito si ha quando la valvola superiore dello stomaco, cardias, non riesce a chiudersi in maniera fisiologica, evitando che il latte torni indietro, dando così origine al fastidiosissimo atto del rigurgitare latte e acidi dello stomaco.
Ma questo non basta. Infatti la suzione e la deglutizione sono i due atti principali del poppante che, in presenza di funzione coerente, permettono al bambino di mangiare in pace e tranquillità. Prevalentemente sono i muscoli della faccia e del collo quelli che entrano in azione durante la poppata. Questi muscoli si attivano bene se i sistemi che li sostengono sono coerenti e in equilibrio funzionale.
Mi spiego meglio.
Se nell'atto della suzione i muscoli sono in grado di tirare perbene il latte e i muscoli della deglutizione di spingerlo verso l'esogafo e lo stomaco saremmo in perfetta fisiologia; ma se il bambino tirasse il latte ed in seguito avesse difficoltà a deglutirlo, allora queste azioni porterebbero a rigettare il latte che non è stato accompagnato verso lo stomaco in maniera decisa e con la spinta richiesta.
La medicina ultra moderna trova legittino consigliare farmaci per ogni occasione e quindi anche in questa si dà da fare. Nell'ambito della medicina osteopatica la situazione viene affrontata e spesso risolta in modi differenti e risolutivi e, soprattutto, non invasivi. Attraverso approcci o tecniche strutturali e manipolazioni adeguate, si arriva a normalizzare l'intera struttura.
Per comprendere meglio diamo un'occhiata ad alcuni distretti che vengono interessati in casi come questo: fasce cervicali, osso ioide e struttura maxillo facciale e presenza di palato ogivale.
1- Le fasce cervicali sono fasce di tessuto connettivo che circondano muscoli ed organi del collo, sono tre elementi distinti: le fasce cervicali superficiale, media e profonda.
Queste partono dall'osso occipitale e si addentrano nel torace fino ad arrivare alle strutture di esofago e stomaco e parte alta del fegato. Queste strutture contengono e condizionano questi organi a tal punto da causare disagi fra cui la difficoltà di chiusura dell'orifizio superiore dello stomaco chiamato cardias.
2- Per quanto riguarda l'osso ioide attraverso le sue connessioni muscolo-tendino-fasciali con cranio, mandibola, sterno, scapola, laringe e faringe costituisce il punto d'appoggio per i movimenti di apertura della mandibola.
L'osso ioide partecipa alla deglutizione, alla fonazione ed alla respirazione e interviene nel posizionamento del cranio e della scapola. Se i muscoli e i legamenti che partono dall'osso ioide entrano in eccesso di tensione e successivo accorciamento, si avranno disturbi della deglutizione e della fonazione.
3- Problematiche occlusali come classi dentali odontoiatriche che possono creare disarmonia fra l'osso mascellare e quelli della mandibola e quindi alterare la funzione di deglutizione.
4- Palato ogivale e squilibri muscolo-scheletrici cranio-cervicali possono interferire nel corretto bilanciamento tra i due gruppi muscolari determinando fenomeni di deglutizione atipica con conseguente problematica da rigurgito.
Queste componenti corporee potrebebro essere alcune tra le probabili cause responsabili del rigurgito del lattante.
Una visita dal vostro osteopata di fiducia potrebbe essere la soluzione e risolvere il problema. L'operatore provvederà a riattivare i sistemi con dolci riposizionamenti e manipolazioni dei distretti interessati, tra il cranio e l'osso sacro: dopo pochi giorni si potranno riscontrare ottimi risultati.
La cosa ideale sarebbe avere l'osteopata a disposizione già dal primo minuto dopo il parto. In alcuni ospedali italiani è finalmente entrata questa figura professionale nei reparti di neonatologia.
Il bambino con disfunzioni strutturali, tende con maggiore propensione verso disagi respiratori e funzionali rispetto agli altri. Riposizionare i sistemi cranio-cervicali migliora notevolmente la fisiologia della respirazione, deglutizione, aerazione dei condotti uditivi; aumenta e migliora le fasi di inspirazione ed espirazione legate al muscolo diaframma che è sempre coinvolto dalle fasce cervicali.
Trattamenti osteopatici mirati sono consigliati sia in presenza di rigurgito, sia in qualsiasi altro caso, se non altro si prevengono problematiche e disfunzioni strutturali che con l'andare del tempo potrebbero divenire serie e fastidiose.