In TV e sui social, ultimamente, si parla sempre più spesso della "sindrome della capanna". Vediamo di cosa si tratta, quali sono i sintomi caratteristici e come affrontarla
La sindrome della capanna consiste in una sensazione di malessere, ansia, panico e insicurezza che si presenta al momento di uscire di casa dopo un periodo di reclusione prolungato nel tempo. Esattamente ciò che si è verificato in questi mesi a seguito dell'obbligo di reclusione per motivi sanitari e di prevenzione della diffusione del Covid-19.
Chi soffre della sindrome della capanna avverte la propria casa come un luogo sicuro mentre considera il mondo esterno come una possibile fonte di pericolo. Le recenti statistiche stimano che circa un milione di persone stanno attualmente vivendo questa reazione a seguito del lockdown. Dopo il periodo di isolamento abbiamo modificato il nostro stile di vita, rallentando i ritmi e creando nuove abitudini che forse sono più adatte al nostro modo di essere. Ricominciare a uscire significa dover riaffrontare il mondo là fuori, tenendo conto della paura del contagio, della diffidenza e del giudizio delle altre persone. Il mio suggerimento è quello di riprendere ad uscire poco per volta e senza fretta, dandoci il tempo per adattarci nuovamente.
La sindrome della capanna di solito è un malessere temporaneo che si risolve spontaneamente una volta che la situazione si normalizza. La riapertura dei negozi e la possibilità di riprendere ad uscire possono suscitare ansia o panico o un costante senso di allerta. Si tratta di reazioni comprensibili e molto diffuse, perchè la situazione è ancora incerta e nessuno sa per quanto tempo le cose saranno così.
Ansia e panico sono risposte fisiologiche comuni a tutte le persone, e non sono di per sè negative, perchè hanno un ruolo protettivo, conservativo e favoriscono la nostra sopravvivenza aiutandoci a riconoscere ed evitare le potenziali minacce alla nostra integrità fisica e mentale. Pertanto provare un pò di agitazione o di inquietudine quando usciamo per la prima volta dopo molte settimane trascorse in casa è normale.
Il problema si pone quando il disagio diventa incontrollabile, non ci fa dormire o innesca delle crisi d'ansia o attacchi di panico. In questi casi è opportuno contattare uno psicologo per superare il disagio e ritornare a stare bene. E' possibile effettuare sedute di sostegno psicologico anche tramite consulenze online.
E' importante non trascurare la salute psicologica perchè, se la mente è serena, riusciamo a superare tutte le avversità più facilmente.
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