Chi avrebbe potuto immaginare che nel 2020 ci saremmo ritrovati ad affrontare una pandemia sanitaria chiamata Coronavirus? Vediamo quali sono le strategie giuste per gestire ansia e stress derivanti dalla pandemia
Scuole e negozi chiusi, città deserte e Forze dell'Ordine che effettuano controlli per le strade, contatti con altre persone limitati allo stretto necessario, notizie allarmanti e discordanti da parte dei mezzi di comunicazione. Tutto ciò crea una situazione surreale e molto stressante a livello psicologico, perché amplifica la nostra percezione di pericolo. Ne consegue un aumento di stati ansiosi e attacchi di panico.
Purtroppo, l'emergenza COVID-19 diminuisce il senso di sicurezza personale e ci fa sentire impotenti. Abbiamo la percezione di aver perso il controllo della nostra vita e ci sentiamo disorientati, tristi, arrabbiati, nervosi e a lungo andare possono emergere dei pensieri negativi.
Molti studi scientifici dimostrano che elevati e prolungati livelli di stress nel tempo abbassano le difese immunitarie e ci rendono più vulnerabili. Quindi per contrastare lo stress bisogna concentrarsi anche sugli aspetti positivi della situazione.
Primo, ricordiamo che si tratta di una condizione temporanea che prima o poi finirà.
Secondo, ognuno di noi ha il controllo sui propri comportamenti. Se cerchiamo di rispettare le misure sanitarie di sicurezza emanate dal Governo, limitiamo la diffusione del virus.
Terzo, possiamo cercare di vivere in modo sereno, imparando a gestire le nostre emozioni ed azioni. Come? Ecco alcuni suggerimenti.
Manteniamo i contatti con familiari e amici, che come noi sono in isolamento, attraverso le tecnologie: telefonate, videochiamate, messaggi, email. Non sostituiscono il contatto fisico, ma ci fanno sentire più vicini e meno soli. Aiutiamo anche gli anziani, telefonando e insegnando loro a fare videochiamate per non farli sentire abbandonati.
Nel rispetto delle norme vigenti, cerchiamo di mantenere per quanto possibile le nostre abitudini. La quotidianità da sicurezza e stabilità. Affianchiamo alla vecchia routine dei nuovi ritmi, pianificando le attività giornaliere, in modo che il tempo passi piacevolmente.
Consideriamo questa pausa forzata come un periodo di "ricarica personale" e approfittiamone per dedicarci a tutte quelle attività che per mancanza di tempo abbiamo rimandato, come ad esempio leggere un libro, sperimentare ricette nuove, guardare i film o le serie TV preferite, fare le "grandi pulizie" di casa, giocare con i nostri figli oppure seguire corsi online.
Scarichiamo la tensione con attività rilassanti come yoga, training autogeno, meditazione.
Manteniamo uno stile di vita sano attraverso l'alimentazione, l'esercizi fisico e il riposo. Questo ci aiuta a rafforzare il nostro sistema immunitario. Evitiamo inoltre di abusare di alcool, fumo, farmaci e droghe.
Parliamo d'altro, distraiamoci. Smettiamo di ricercare continuamente notizie sull'emergenza attuale: così facendo alimentiamo ansia e panico.
Teniamoci aggiornati su quanto accade, ma in modo consapevole. Ascoltiamo i notiziari massimo 3 volte al giorno, scegliendo sempre di documentarci su fonti sicure e attendibili come il sito del Ministero della Salute.
Spieghiamo la situazione ai bambini in modo calmo, chiaro e adeguato all'età e cosa bisogna fare per proteggersi (lavare le mani, mantenere la distanza di un metro, ecc.). I bambini hanno bisogno di percepire tranquillità, accogliamo le loro paure e rassicuriamoli. Noi adulti non mostriamoci spaventati, evitiamo comportamenti contraddittori come ad esempio affermare che va tutto bene ma fare una spesa spropositata perché questo disorienta e aumenta le angosce dei piccoli.
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