Cos'è il desiderio sessuale, quali sono i fattori attivanti, quali quelli inibenti e quando può diventare un problema
Il desiderio sessuale può essere definito come quell’emozione che ci segnala la voglia di piacere sessuale e di accoppiamento. È la “miccia” che accende quella che in termini tecnici si definisce come risposta sessuale: grazie al desiderio ciascuno di noi attiva pensieri e/o azioni che permettono di vivere l’eccitazione sessuale e l’orgasmo.
Il desiderio non sempre nasce “dal di dentro”: non necessariamente è frutto di un qualcosa che pensiamo o facciamo noi in prima persona ma può essere responsivo, cioè può essere attivato da qualcosa di esterno, come un’immagine, un gesto, una situazione. Il desiderio ha una componente biologica legata ai livelli ormonali (in particolare il testosterone) e al benessere fisico globale dell’individuo, e una componente psicologico-emotiva (lo stato d’animo, i vissuti individuali e in coppia).
Spesso parlando di desiderio sessuale, si pensa sia tutta questione di istinto, come se fosse assolutamente naturale avere voglia di fare la sessualità. In realtà sebbene in ciascuno di noi ci sia una componente istintiva che ci permette di attivare alcuni comportamenti in modo automatico, senza la necessità di ragionarci, si tratta appunto solo di una componente che va ad interagire con molteplici altri aspetti. In particolare il principale fattore attivante il desiderio è il piacere: desiderio e piacere sono strettamente interconnessi e si influenzano continuamente e scambievolmente.
Provate a pensare al vostro ristorante preferito: avete desiderio di cenare in quel ristorante perché provate piacere nel gustare i piatti creati dallo chef e nel godervi il clima accogliente e rilassato. Se però, questo piacere dovesse venire a mancare perché lo chef non cucina più in modo da voi gradito o l’atmosfera diventasse più fredda, vi passerebbe pian piano il desiderio di andare proprio in quel luogo e optereste per un altro locale.
Nella sessualità funziona più o meno nello stesso modo: se quello che fate nella vostra intimità sessuale non vi piace abbastanza, il desiderio sessuale andrà a scemare sempre più. Quindi: per alimentare il desiderio è fondamentale avere un’attività sessuale che piace!
Inoltre il desiderio è estremamente dinamico e, per tale ragione, ha bisogno di “movimentazione”: ecco che in questo senso diviene importantissimo l’uso della fantasia e dell’immaginazione, attraverso le quali creare situazioni nuove e stimolanti! Tornando al nostro esempio del ristorante, se sappiamo che lo chef ha preparato un piatto nuovo, avremo desiderio di assaggiarlo! Quindi: per alimentare il desiderio è importante essere creativi!
A questo si aggiunge la necessità di essere sufficientemente rilassati e spensierati: se ritorniamo sempre al nostro ristorante, difficilmente riuscireste a godervi la serata se troppo pensierosi, preoccupati e stressati. Quindi: per alimentare il desiderio è fondamentale rilassarsi!
Considerando quanto esposto nel secondo paragrafo, il desiderio è inibito dall’assenza di piacere, dall’assenza di immaginazione e fantasia, dall’assenza di relax e benessere globale. Detto ciò ci sono alcuni aspetti che possiamo subito considerare nel momento in cui noi in prima persona o il nostro/nostra partner percepisce un calo di desiderio.
Dal punto di vista fisiologico, può giocare un ruolo la stanchezza psico-fisica e la carenza di sonno: se si dorme poco e male, è probabile che questo sfavorisca l’attivazione sessuale, così come se si è particolarmente affaticati o si ha un problema fisico (da una banale influenza a condizioni mediche più impattanti). Altro aspetto da considerare sono i valori ormonali: in particolare giocano un ruolo il testosterone (presente sia nell’uomo che nella donna), che se è sotto certi valori può determinare un abbassamento del desiderio sessuale. Anche il livello della prolattina può impattare: ad esempio, durante il post partum, nella donna il valore di questo ormone tende ad alzarsi e questo causa una diminuzione del desiderio, cosa che tende a verificarsi nelle donne piuttosto frequentemente in seguito ad una gravidanza.
Dal punto di vista psicologico, risultano determinanti il vissuto soggettivo e il tipo di relazione che si ha con il/la partner. Infatti per poter sperimentare una situazione piacevole (e come precedentemente spiegato il piacere è una precondizione fondamentale per una sessualità soddisfacente) è estremamente importante che il clima sia rilassato e che consenta di mettersi completamente a proprio agio. Anche qualora si stia vivendo un rapporto sessuale occasionale, una minima intesa risulta essere una condizione di base. Oltre a ciò, teniamo in considerazione che per provare desiderio diviene alquanto rilevante il “quanto ci si sente desiderati”: spesso accade che un calo del desiderio in un partner sia conseguente ad una mancanza di attenzioni da parte dell’altro, quelle attenzioni che consentirebbero di percepirsi come attraenti e desiderabili.
Il calo del desiderio sessuale può divenire un vero e proprio problema quando rappresenta un vissuto piuttosto costante nel tempo e non solo qualcosa di esperito in modo sporadico. Se si è in coppia e non si ha mai o quasi mai voglia di avere rapporti sessuali, questa assenza di attività sessuale può risultare estremamente frustrante, sia per il partner che “si sente rifiutato” ma anche per chi non prova interesse/voglia. Anche qualora non si sia in coppia ma non si nutra desiderio di viversi la sessualità, la persona può sperimentare un senso di vuoto e apatia.
In circostanze di questo tipo, può essere fondamentale un aiuto specialistico. La figura preposta è il Sessuologo Clinico, professionista che si occupa della sfera sessuale dell’individuo e di tutte le problematiche che possono caratterizzarla. Con il Sessuologo Clinico si prendono in considerazione aspetti medici e psicologici e, a seconda delle esigenze, si attua un lavoro in rete con altri specialisti (endocrinologo, ginecologo, andrologo, fisioterapista, ecc) perché quando si affronta il tema della sessualità è fondamentale prendere in considerazione i molteplici aspetti (fisici, emotivi, sociali) che vanno a costituire l’individuo nella sa interezza.
Il Sessuologo Clinico lavora con l’individuo ma anche con la coppia: dopo aver individuato in modo specifico ciò che ha impattato sul desiderio sessuale, va ad imbastire un trattamento mirato con lo scopo di recuperare il piacere e la soddisfazione sessuale.
Un’ultima cosa: i temi trattati nel presente articolo non hanno la pretesa di essere esaustivi, ma vogliono essere uno spunto per entrare nell’ottica che la sessualità è influenzata da moltissimi fattori, cosa che bisogna tenere presente per non minimizzare un problema che può essere causa di profondo malessere.
Prendiamoci sempre cura di noi stessi!