La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) spiega come contrastare il sovrappeso e quanto sia importante consumare degli spuntini tra i pasti principali
Adulti e bambini devono mangiare cinque volte al giorno: colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, spuntino di metà pomeriggio e cena. Saltare una di queste tappe è: "correlato positivamente con un aumentato rischio di obesità, perché la distribuzione giornaliera dei pasti è uno dei fattori che possono contribuire meglio alla qualità della dieta. Cinque occasioni alimentari al giorno sono dunque ideali per una corretta distribuzione di energia e nutrienti". A garantirlo è Martina Pirola, biologa nutrizionista e referente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), che salva gli spuntini dalle false credenze.
Una tra tutte le false credenze è che gli spuntini causino un incremento dell'apporto energetico giornaliero: "Non è così - ribadisce l'esperta - i due spuntini al giorno non sono un pasto in più, anzi contribuiscono a ridurre il potenziale sovraccarico digestivo e metabolico che può conseguire a un minor numero di pasti più pesanti. Gli spuntini, riducendo il senso di fame, permettono un maggiore controllo dell'appetito. Generalmente lo spuntino di metà mattina apporta un 5% dell'energia e quello di metà pomeriggio un altro 5%".
Eesempi di spuntini validi possono essere "la frutta fresca che, con l'apporto di fibra e vitamine - continua Pirola - contribuisce a raggiungere un introito di gruppi alimentari spesso lasciati da parte. Si possono fare spremute o centrifugati o mousses. Anche lo yogurt o il pane e marmellata sono buoni spuntini".
Attenzione però agli eccessi: "Se questi break alimentari sono fatti in abbondanza o ricchi in calorie, ma carenti in nutrienti necessari, si correrà il rischio di intercorrere nel sovrappeso e nell'obesità - avverte la biologa nutrizionista - soprattutto in età pediatrica".
Nella lista degli alleati rientra inoltre la frutta a guscio. "È un ottimo spuntino se alternata ad altri, in quanto è una valida fonte di grassi buoni, ma in eccesso non va bene".
La Dott.ssa Pirola ha collaborato alla realizzazione del progetto 'Nutripiatto' della Nestlé per l'educazione alimentare dei bambini dai 4 ai 12 anni, con il supporto scientifico della SIPPS e del Campus Biomedico di Roma.