La spettacolarizzazione della pandemia e la sovraesposizione mediatica dei medici ha messo in crisi il rapporto con i pazienti. Recuperare la fiducia è possibile: ecco 6 consigli utili
Tra i numerosi effetti indesiderati della pandemia c'è anche quello della compromissione del rapporto medico-paziente. Oggi per molti versi il Dottor Google è diventato più credibile di un camice bianco in carne e ossa. Le persone tendono a fidarsi di più di quello che leggono su internet, e spesso su siti poco affidabili, che del proprio medico.
Se da un lato è giusto che i pazienti si documentino per avere più informazioni possibili, dall'altro è necessario farlo nel modo giusto ovvero selezionando le fonti più autorevoli e non basandosi solo sulle notizie della rete perché si potrebbe incappare in informazioni false, distorte o incomplete. Un comportamento del genere potrebbe costare il ritardo di una diagnosi da parte del proprio medico o portare a pericolose soluzioni fai da te con rischiose conseguenze. Da qui nasce da parte dei medici la necessità di recuperare un rapporto di fiducia con i pazienti.
Ecco 6 consigli utili per i medici per comunicare meglio con i propri pazienti:
Allearsi con Internet. Il web non è un nemico assoluto. Si possono, ad esempio, sfruttare i social o creare un proprio canale YouTube per fare corretta informazione, divulgare sani stili di vita, informare per prevenire, far capire come riconoscere le fake news in medicina, fare tutorial per insegnare specifici strumenti o per svolgere esercizi riabilitativi mirati. Inoltre, sui social i medici possono creare un confronto con i pazienti. Chiaramente tutto limitatamente al tempo a loro disposizione e al rispetto delle norme deontologiche.
Vietato il “medichese”. Parlare in modo semplice. Se il medico, infatti, parla il “medichese” creerà solo confusione nel paziente. Per questo il medico deve parlare un linguaggio che sia chiaro e deve accertarsi che il paziente abbia compreso la prescrizione.
Ascoltare di più. I tempi di un medico sono sempre ristretti, ma spesso il paziente ha solo bisogno di essere ascoltato e compreso. Per questo anche se il medico ha già intuito la diagnosi dopo le prime parole del paziente, non deve interromperlo e deve lasciarlo continuare. La fase di ascolto deve essere però sincera, non deve quindi prevedere distrazioni del medico, lo sguardo deve essere diretto al paziente e le domande mirate. Ascoltare di più il paziente, concedergli quel minuto in più nella raccolta della diagnosi, permetterà, paradossalmente, di risparmiare tempo successivamente.
Usare whatsapp. Per accelerare i tempi della comunicazione ed evitare troppe visite in presenza, a volte può essere sufficiente un messaggio su whatsapp, strumento che sempre più medici usano con i propri assistiti.
Essere espliciti. Anche se spetta al medico prescrivere visite e terapie, bisogna evitare di dare l'impressione di voler imporre qualcosa al paziente. Ecco perché il medico deve chiarire gli obiettivi della prescrizione e ripeterla affinché possa assicurarsi che il paziente abbia inteso bene i suoi compiti. Spesso i pazienti non richiedono spiegazioni per non apparire incolti o poco adeguati. Per questo il medico deve essere esplicito.
Mostrare autorevolezza. Il medico dovrebbe sottolineare la propria autorevolezza: spesso il paziente non è a conoscenza della professionalità di chi ha di fronte. Per questo è sempre opportuno mettere in bella mostra nel proprio studio non solo i titoli accademici ma anche locandine di convegni ai quali si è partecipato o pubblicazioni. La stessa “vetrina” può essere concessa dall’uso dei social.