I ragazzi oggi conducono una vita troppo sedentaria, complici le restrizioni dovute al Covid-19. Arriva il monito della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia: l'eccessiva sedentarietà genera problemi, da quelli comportamentali all'obesità
Bambini e ragazzi lontani, da troppi mesi, da palestre e da piscine, ma anche da cortili e piazze, che passano sempre più tempo davanti ad uno schermo, non solo per la didattica a distanza. La pandemia, che ha costretto a modificare il nostro stile di vita, rischia di avere conseguenze molto importanti soprattutto per la salute di bambini e adolescenti, costretti in questi mesi a diminuire significativamente le interazioni sociali, la vita all’aria aperta, e l’attività fisica.
È l’allarme lanciato dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia - SIOT, che invita le famiglie a sfruttare il tempo libero per riportare i ragazzi all’aria aperta, allo sport, ma anche al semplice gioco e divertimento, per contrastare i possibili effetti negativi dovuti all’eccessiva sedentarietà, causata dalla pandemia e dalle restrizioni.
“Se è vero che, fortunatamente, i bambini sembrano più resistenti al virus degli adulti con un indice di letalità ben inferiore all’1 % ed i sintomi nei più piccoli siano spesso assenti o lievi - spiega il prof. Paolo Tranquilli Leali, presidente SIOT - non possiamo trascurare gli effetti indiretti che la pandemia ha sulla popolazione più giovane: bambini e ragazzi possono essere affetti da problematiche comportamentali, più o meno evidenti, in particolare irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d'ansia".
I ragazzi delle superiori, in particolare, svolgono le loro lezioni in DAD rimanendo spesso collegati ore ed ore, anche per svago, rischiando lo sviluppo della sindrome da dipendenza da schermo, con conseguenze note, come problematiche collegate al peso, cefalea, insonnia, problemi alla vista, instabilità emotiva, desocializzazione. Mentre i più piccoli, pur continuando ad andare a scuola, hanno dovuto fare a meno delle preziose ore di educazione fisica e sport, aumentando anche loro la sedentarietà e, molto spesso, a mantenere a scuola posizioni scorrette e scomode per seguire le lezioni.
Modificare le abitudini alimentari è necessario in questi casi. Mentre nel caso dei più piccoli si auspica ci sia un attento controllo dei genitori, per i più grandi lo "sfogo da merendina" rischia di diventare un'abitudine, che associata ad una quotidianità senza movimento, porta a:
malnutrizione
perdita di tono muscolare
perdita di coordinamento motorio.
L'isolamento, la noia e la sedentarietà spingono a un maggior consumo di alimenti calorici, favorendo il sovrappeso e l'obesità, a cui contribuisce anche un aumento significativo del tempo trascorso davanti allo schermo, associato ad una drastica riduzione dell'attività fisica. Ecco allora che umenta l'incidenza di dolori muscolo-scheletrici soprattutto a livello di ginocchia, schiena, gambe, anche e piedi.
Si è infine visto che i bambini obesi o in sovrappeso presentano un rischio 4-5 volte maggiore di andare incontro a fratture ossee. L'aumento della mineralizzazione ossea negli obesi non riesce infatti a compensare l'incremento dei carichi che vengono applicati sugli arti in occasione di una caduta.